La dieta a zona fu ideata nel 1995 dal Dott. Sears in base all'dea di ridurre la produzione di insulina, responsabile di trasformare i carboidrati in grasso in eccesso.
Nella dieta a zona si giunge a calcolare le proteine necessarie in base alla massa magra del soggetto e al suo livello (indice) di attività, e sempre in base a questi dati si calcolano i carboidrati che si possono assumere senza rischiare di scatenare picchi d'insulina.
Per Sears il rapporto ottimale fra proteine e carboidrati dovrebbe essere compreso fra 0.6 e 0.8, ossia da sei a otto unità (intese come unità di peso: tipicamente grammi) di proteine per ogni dieci unità (grammi) di carnoidrati.
Sears suggerisce quindi la formula 40-30-30, da intendersi come 40 parti di carobidrati, 30 parti di proteine e 30 parti di grassi ogni 100 parti di cibo.
La principale accusa che viene mossa ai sostenitori della dieta a zona riguarda proprio il carattere ipocalorico e iperproteico di tale proporzione, ritenuta da alcuni squilibrata.